cinegiornali
Le L.L.M.M. il Re e la Regina hanno inaugurato la prima esposizione Quadriennale d'Arte Nazionale.
serieGiornale Luce
data01/1931
dettagli colore: b/n audio: muto
sequenze L'interno del Palazzo delle Esposizioni completamente rinnovato, con gli allestimenti degli architetti Aschieri e Del Debbio: la galleria delle nicchie con le sculture di A. Martini il "Giardino d'inverno" ideato da Del Debbio la luminosa fontana ornamentale in vetro di Venini al centro del suddetto giardino; un gruppo di visitatori si aggira per il giardino interno l'ingresso della regina Elena seguita dal re nella sala retrospettiva con le sculture di Medardo Rosso; varie personalitą accompagnano i reali, fra le quali C.E. Oppo - segretario generale della Quadriennale e il conte Enrico di San Martino - presidente della Quadriennale primi piani di dipinti veristici di G.A. Sartorio raffiguranti bambini sulla spiaggia immersi nella luce del sole colpo d'obiettivo nella sala IV che espone dipinti dell'Accademico d'Italia Antonio Mancini; si distinguono l' "Autoritratto" e "Accordi" le autoritą visitano la sala con le sculture di Medardo Rosso primi piani di dipinti - l'"Autoritratto con la moglie", il "Mosč ritrovato" e "Le tre etą" - di Armando Spadini, artista rappresentato da una mostra retrospettiva i reali con Oppo, il conte di San Martino e altre personalitą nella sala di Medardo Rosso una testa di vecchia che ride; si tratta di una delle cere di Medardo Rosso esposta nella mostra retrospettiva a lui dedicata nella sala XXXI la scultura "Bambina al mare" di Arturo Dazzi, collocata al centro della Rotonda d'onore, ripresa da diversi punti di vista le autoritą, fra cui il ministro Balbino Giuliano, entrano nella sala collettiva XXIX che espone dipinti alle pareti e il monumentale busto di "Fante che dorme", opera dello scultore Domenico Rambelli la sala collettiva XXXVI che espone dipinti dei continuatori della tradizione ottocentesca, fra cui la "Madonna delle rose" di G. Grosso, e la statua in cera "Ragazza che accorda la cetra" dello scultore Mario Fioroni primi piani di tre dipinti collocati nella sala XXXVI: "Carabinieri" di Memmo Genua; la "Madonna delle Rose" di G. Grosso; "Il viaggio di un'anima" di A. Bocchi la grande statua del "Puro folle" di Adolfo Wildt messa a fuoco di un dipinto di Carlo Socrate raffigurante una donna con bambino primi piani di quadri di Felice Casorati: "La famiglia", dipinto affisso accanto a "Cetrioli", e la natura morta con "Mele" colpo d'obiettivo nella sala personale dedicata allo scultore Accademico d'Italia, Adolfo Wildt: si vedono i busti-ritratto del Re, di Margherita Sarfatti e di Santa Lucia e, affissi, alle pareti i cartoni del ciclo "Le grandi giornate di Dio e dell'umanitą" un angolo della sala di Wildt con un busto marmoreo di figura femminile, forse Santa Lucia, collocato su un piedistallo messa a fuoco di uno dei cartoni, disegnati da Wildt, con l'episodio della creazione le autoritą si aggirano per la sala con le opere degli "Italiani di Parigi"; si intravedono sulla parete di fondo dipinti di Tozzi e Campigli l'uscita dei reali dal Palazzo delle Esposizioni.
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